Arriva il secondo Principio contabile per gli enti non profit.
In consultazione fino al 15 maggio 2012
Roma,13 febbraio 2012 – La definizione delle linee da seguire nel processo di iscrizione e valutazione delle liberalità nel bilancio d’esercizio. E’ lo scopo del secondo principio contabile per gli enti non profit, redatto dal tavolo tecnico tra Agenzia per il Terzo settore, Consiglio nazionale dei commercialisti (CNDCEC)e Organismo italiano di contabilità (OIC). Il documento, scaricabile dai siti dei tre enti, sarà in consultazione pubblica fino al 15 maggio. Questo secondo principio esamina le problematiche inerenti alla contabilizzazione delle liberalità, partendo dal presupposto che l’ente non profit utilizzi un sistema contabile articolato sulla competenza economica, così come previsto dal principio contabile n.1, ma individuando disposizioni tecniche anche per gli enti non profit che adottano sistema di rilevazione per flussi di cassa. Per "liberalità" si intendono, ai fini del documento, gli atti che si contraddistinguono per i seguenti presupposti: l’arricchimento del beneficiario con corrispondente riduzione di ricchezza da parte di chi compie l’atto; e lo spirito di liberalità (inteso come atto di generosità effettuato in mancanza di alcuna forma di costrizione).